
La nuova settimana, in provincia di Siracusa, comincia all’insegna della mobilitazione di commercianti ed imprenditori, ormai esasperati, dopo quasi tre anni di crisi economica, prima a causa del lockdown, adesso, per il prezzo dell’energia che ha raggiunto costi esorbitanti.
Decine di negozi ed imprese artigiane nel nostro territorio hanno già chiuso le saracinesche e tante altre sono destinate a fare la stessa cosa, se non arriveranno dai governi, nazionale e regionale, provvedimenti concreti di aiuto.
“Tempo scaduto” è il titolo che Cna, Confcommercio, Confindustria, Confcooperative, Casartigiani, CIA, Confesercenti, Confagricoltura, Copagri e Legacoop hanno dato alla manifestazione provinciale che si terrà questa mattina, in largo XXV Luglio.
Dall’inizio del 2022, come denunciano gli organizzatori, il prezzo dell’energia è aumentato del 300% e i costi di gestione delle attività sono diventati insostenibili.
“Saremo in piazza per tanti motivi” – dice Rosanna Magnano, presidente territoriale di Cna Siracusa – “dopo l’emergenza sanitaria, il caro materiali, la follia dei bonus edilizi adesso anche il colpo di grazia del caro energia”.
A Roma come a Palermo, l’appello affinchè si trovino soluzioni per chi, ogni mattina fa impresa, affrontando mille difficoltà.
E quello di oggi, avvertono gli organizzatori, sarà solo l’inizio perché si continuerà sull’onda delle proteste e, per il prossimo 7 novembre, è già stata calendarizzata una manifestazione regionale a Palermo.
(foto: R. Magnano, presidente territoriale Cna Siracusa)
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