Siracusa. Santa Lucia è tornata nella sua Nicchia in Cattedrale, otto ore di processione

Si sono conclusi una decina di minuti prima della mezzanotte, con la chiusura del simulacro argenteo nella Nicchia in Cattedrale, i festeggiamenti in onore di Santa Lucia.

La grande festa della ripartenza, come era stata ampiamente annunciato, e così è stato. Dopo l’abbraccio del 13 dicembre, la patrona di Siracusa, la “Santa della Luce” si è concessa nuovamente alla città, con una processione durata quasi 8 ore, al termine di un Ottavario in Borgata che, poche volte come quest’anno, ha registrato un’affluenza così massiccia di pellegrini.

La giornata del rientro in Cattedrale è iniziata alle 11 con la Solenne Concelebrazione, presieduta dall’arcivescovo emerito, Mons. Giuseppe Costanzo, che ha parlato di Lucia, pregandola di donarci occhi nuovi, per vedere chi ci sta accanto, chi soffre, chi vive ai margini della società gli ultimi, quelli cioè ai quali Lucia ha dedicato l’intera vita.

il Comandante provinciale dei VV.F., ing. A. Galfo, consegna la targa a Benedetto Ghiurmino

Al termine, l’omaggio floreale dei Vigili del Fuoco a Santa Lucia, e la consegna di una targa ricordo, da parte del comandante, ing. Antonino Galfo, a Benedetto Ghiurmino, Maestro di Cappella dal 1987, che dopo 35 anni, ha ceduto il testimone.

Puntuale alle 16, l’uscita del simulacro e delle reliquie e l’avvio della lunghissima processione che è tornata a vivere i due appuntamenti particolarmente attesi ed emozionanti del giorno dell’Ottava: l’incontro tra Lucia e la Madonna delle Lacrime, nel sagrato del Santuario, dove c’è stato l’omaggio della comunità parrocchiale e il saluto dei diversamente abili a Santa Lucia.

Altra tappa all’ospedale “Umberto I”, per la visita agli ammalati ed al personale sanitario. Anche in questo caso è stato riservato un omaggio floreale da parte dell’azienda sanitaria provinciale, a nome di tutto il personale medico e paramedico.

Come da tradizione, in corso Gelone, il simulacro è stato preso in consegna dai Vigili del Fuoco che si sono sostituti ai berretti verdi, alternandosi fino alla metà del corso Umberto.

la foto ricordo dei Vigili del Fuoco davanti al simulacro di Santa Lucia

Il bagno di folla ha visto l’apoteosi sul ponte Umbertino, quando ha avuto inizio lo spettacolo pirotecnico. Quasi 15 minuti con migliaia di occhi rivolti al cielo ad ammirare lo storico “fuoco di Santa Lucia” famoso in tutto il mondo, poi l’ultima parte del percorso fino alla Cattedrale in piazza Duomo.

lo spettacolo pirotecnico al ponte Umbertino

Prima dell’arrivo, la breve sosta davanti alla Prefettura di piazza Archimede, per un altro omaggio, stavolta quello del Prefetto Giusy Scaduto.

Occhi lucidi di gioia ed un caloroso applauso in Cattedrale, a salutare l’ingresso di Santa Lucia con l’immancabile urlo “Sarausana jè”, poi, il momento del commiato.

I portatori, stanchi ma felici, cominciano le operazioni di trasferimento del simulacro dentro la Cappella e qualcuno di loro si mostra visibilmente più commosso ed emozionato rispetto agli altri: Benedetto Ghiurmino, 60 anni di devozione a Santa Lucia che, per l’ultima volta, chiuderà la Nicchia e consegnerà le famose 5 chiavi al suo successore Alessandro Zanghì.

La Nicchia tornerà ad aprirsi dopo Natale, il 28 dicembre, in occasione dell’anniversario del terremoto di Messina del 1908.

(fotocopertina: la processione in corso Gelone)

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