
Anche a Catania, domani, i sindacati dei dirigenti medici, veterinari e sanitari, insieme alle associazioni di pazienti e di cittadini, scenderanno in piazza per chiedere di salvare il Servizio Sanitario Nazionale. “Chiediamo un aumento degli investimenti in sanità e l’eliminazione dell’anacronistico tetto di spesa per il personale che, fermo al 2004, impedisce le assunzioni”.
Lo dichiarano i segretari e i presidenti regionali dell’intersindacale della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria, che riunisce le sigle ANAAO ASSOMED, CIMO-FESMED, AAROI-EMAC, FASSID, FP CGIL Medici e dirigenti SSN, FVM, UIL FPL Coordinamento delle aree contrattuali medica, veterinaria, sanitaria e CISL Medici . “Soprattutto” – sottolineano – “chiediamo un contratto collettivo nazionale che migliori radicalmente le condizioni di lavoro dei medici e dei dirigenti sanitari”.
La crisi riguarda tutta l’Italia, e che non risparma certo la Sicilia, con condizioni di lavoro negli ospedali insostenibili, che incentivano una fuga oramai inarrestabile del personale sanitario verso le strutture private.
Fuga che crea, inevitabilmente, dei vuoti d’organico che non si riescono a colmare, poiché i giovani non vogliono più lavorare nella sanità pubblica.
Un flash-mob si terrà alle ore 11 in piazza Università.
(foto: piazza Università- archivio siracusa2000)
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