Ragusa. Il giorno dell’addio a Samuele Giudice, dolore e rabbia per una morte assurda

Rabbia, dolore, incredulità, disperazione ed occhi gonfi di lacrime, questa mattina, nella chiesa di San Paolo Apostolo, a Ragusa, per l’ultimo saluto a Samuele Giudice, il 38enne travolto ed ucciso da un Suv la notte tra l’11 ed il 12 luglio, lungo la Strada Provinciale 25 “Ragusa-Marina di Ragusa”.

La dinamica del tragico incidente non è stata ancora ricostruita in maniera definitiva, ma sembra che l’uomo sia andato a prestare soccorso alla moglie e ai bambini, rimasti con l’auto in panne. Dopo aver parcheggiato, stava attraversando la strada quando è sopraggiunto il Suv, guidato da un giovane albanese residente a Ragusa, che lo ha investito.

I sanitari del 118, intervenuti insieme a Carabinieri, Polstrada e Polizia di Stato, hanno fatto di tutto per rianimarlo ma, ogni tentativo è stato, purtroppo, vano perché il povero Samuele è spirato a seguito delle gravissime ferite riportate nello scontro.

Crudeltà del destino, Samuele Giudice era lo zio di Alessio e Simone D’Antonio, i due cuginetti, di 11 e 12 anni, travolti ed uccisi da un Suv davanti la loro abitazione, a Vittoria, proprio l’11 luglio di quattro anni fa.

(foto: il corteo funebre – immagine di Salvo Bracchitta)

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