Siracusa. La città rende onore alla memoria di Lele Scieri, vittima di un atto di nonnismo

“Con il sindaco Francesco Italia e tutta la Giunta abbiamo deciso di ricordare Lele e lo facciamo ringraziando i ragazzi dell’associazione che in questi lunghissimi anni si sono battuti con forza e con tenacia ottenendo giustizia.

In modo particolare voglio ringraziare tre donne: una è l’avvocatessa Furnari e le altre sono le ex deputate Stefania Prestigiacomo e Sofia Amoddio, che ha presieduto la commissione parlamentare sul caso Scieri.

Sono tre donne che, in tempi diversi, si sono battute a fianco dell’associazione e dell’Amministrazione per ottenere giustizia. Niente e nessuno ci potrà restituire Lele ma la sentenza ha un importante valore simbolico, per la famiglia e per tutti”.

 Lo ha detto l’assessore Fabio Granata, questa mattina, esponendo al balcone centrale di Palazzo Vermexio lo striscione con la scritta “Giustizia per Lele”, in memoria dello sfortunato giovane avvocato siracusano Emanuele Scieri, ucciso nel 1999 da un atto di vile nonnismo nella caserma “Gamerra” di Pisa, dove era giunto da pochissimi giorni per adempiere all’obbligo del servizio di leva militare.

Proprio oggi, Lele avrebbe compiuto 50 anni. Lo scorso 13 luglio, la Corte d’Assise di Pisa ha condannato per omicidio due commilitoni di Lele inquadrando la vicenda come caso di nonnismo.

L’esposizione dello striscione è stata proposta dall’associazione “Giustizia per Lele” ed è stata immediatamente accolta dall’Amministrazione comunale.

(foto: lo striscione al balcone di Palazzo Vermexio)

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