Si parlerà di “Antonio Brancati, Martire della Resistenza”, il prossimo 23 aprile alle 18, in via Ettore Majorana 5, in occasione di una conferenza promossa dal centro studi “Feliciano Rossitto”.

Classe 1920, originario di Ispica, dopo aver conseguito il diploma di maestro elementare, Antonio Brancati venne chiamato alle armi e divenne allievo ufficiale di Fanteria.

All’annuncio dell’armistizio, tentò inutilmente di tornare in Sicilia e, datosi alla macchia con altri commilitoni riuscì, il 1 marzo del 1944, a mettersi in contatto col Gruppo di organizzazione del Comitato militare del CLN di Grosseto.

Divenuto partigiano combattente, pochi giorni dopo il giovane fu sorpreso, con altri dieci suoi compagni, sul Monte Bottigli, durante un rastrellamento nazifascista.

Processato e condannato a morte. Antonio Brancati fu fucilato insieme ad altri compagni, vicino alla scuola di Maiano Lavacchio, il 22 marzo 1944.

La conferenza, che si aprirà con i saluti del presidente del Centro studi “Feliciano. Rossitto”, Giorgio Chessari, vedrà l’intervento di Gianni Battaglia, presidente dell’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione di Ragusa e del nipote di Antonio Brancati, Giovanni Brancati, che traccerà la figura dello zio.

(foto: la sede del centro studi “Feliciano Rossitto”)

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