Emergenza idrica. Problema vecchio, Federconsumatori: la Regione non ha fatto mai nulla

Da almeno 40 anni in Sicilia, soprattutto le grandi città come Palermo e Catania, si ritrovano a fare i conti con la crisi idrica e con la gente costretta all’acqua razionata anche per lunghi periodi.

Ma i governi che, nel corso dei decenni si sono avvicendati alla Regione, cos’hanno fatto di concreto per affrontare questo problema? A sentire Federconsumatori Sicilia, “questo Governo regionale si aggiunge alla lunga lista di Governi che non hanno fatto nulla”.

“Sostanzialmente una non-gestione che, se non viene corretta subito, potrebbe avere anche conseguenze sanitarie pesanti”. Così si legge in una nota diffusa, oggi, alla stampa.”

Sappiamo benissimo” – sostiene il presidente Alfio La Rosa – “che le tubature in Sicilia perdono fino a oltre metà dell’acqua che trasportano. Sappiamo benissimo che ciò succede da ben prima che si insediasse questo Governo regionale” – precisa – “ sappiamo benissimo che nessuno, prima di questo Governo regionale, ha fatto nulla di concreto per risolvere la situazione. Adesso” – incalza La Rosa – “sappiamo benissimo che nemmeno questo Governo sta facendo nulla. Solo che ora la situazione è molto più grave, interessa molte più persone e non ci sono affatto prospettive di miglioramento del clima nei prossimi anni”.

La situazione si è fatta, piuttosto, critica, anche perché la gente si approvvigiona dalle autobotti “che trasportano acqua che viene da chissà dove, che non è stata controllata da nessuno e che viene trasportata in modo spesso non conforme alla normativa sanitaria”. Bisogna, quindi, fare molta attenzione perché il rischio per la salute può essere dietro l’angolo e, per questo, Fedeconsumatori Sicilia chiede ai Comuni di controllare bene l’acqua che viene distribuita ai cittadini. Quanto alla regione, invece, si chiede di mettere mano ad un piano di ristori o sconti per i cittadini che patiscono il disservizio idrico e di fare la voce grossa a Roma, affinché si possano ottenere finanziamenti per la ristrutturazione della malandata rete di acquedotti siciliani.

(foto: archivio siracusa2000 e repertorio internet)

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