Ex Province. Con il ddl che reintroduce il voto diretto si rischia una nuova magra figura

“Sulla vicenda Province siamo preoccupati perché temiamo che virate repentine o frettolose possano risolversi in una nuova magra figura.

Saremmo, infatti, davanti a un ulteriore, inspiegabile, nulla di fatto. Anche la Corte Costituzionale, è il caso di ricordarlo, ha censurato a più riprese il reiterarsi dei commissariamenti. Siamo l’unica Regione d’Italia a non votare per le Province, ancorché con elezioni di secondo livello”.

Lo dichiara l’eurodeputato di Forza Italia, Marco Falcone, commentando l’accelerazione dell’Ars sul disegno di legge che reintroduce il voto diretto nelle ex Province.


“La percezione comune è che, per incomprensibili giochi di palazzo” – aggiunge – “qualcuno voglia impedire alle Province siciliane di avere una guida politica che offra finalmente risposte a tantissime emergenze”.

Per Marco Falcone il sistema di elezione di secondo livello non è il massimo ma, in ogni caso, è il più facile da attuare entro il mese di dicembre.

“Quando il governo Meloni avrà abrogato la legge Delrio” – chiosa l’eurodeputato – “confidiamo al più presto, si potrà andare al voto”.

(foto: l’eurodeputato M. Falcone)

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