“A otto mesi dall’inizio della crisi idrica in Sicilia, ancora il Governo regionale non ha trovato il modo di portare un quantitativo sufficiente di acqua potabile e sicura nelle zone più colpite. Fino ad oggi sono state messe in atto solo misure temporanee e a macchia di leopardo, seguendo una ‘non strategia’ che gira tutto intorno ad una parola: privati”.
Lo scrive Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia, che si aspettava, invece, interventi più concreti, come “un piano a medio termine per risolvere i problemi strutturali della rete idrica siciliana, oltre ad un vero e proprio piano di emergenza per portare l’acqua ai cittadini subito”. Per Federconsumatori Sicilia, oltre al danno siamo dinnanzi alla beffa perché, come sottolinea la nota, “nella maggior parte dei casi le situazioni peggiori si registrano nei Comuni in cui si pagano le tariffe più alte per l’acqua e la fognatura”.
Alla Regione si chiede, quindi, il reperimento di risorse finanziarie per “erogare un rimborso almeno parziale delle bollette del Sistema Idrico Integrato pagate dagli utenti per un servizio che, ancora oggi, non è nemmeno lontanamente sufficiente”.
(foto: il presidente di Federconsumatori Sicilia, A. La Rosa)
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