Acireale. Traslazione Reliquie Santa Venera, Mons. Raspanti: diventare testimoni di speranza

Non potevano non andare alle popolazioni colpite dall’alluvione dei giorni scorsi, il pensiero e la preghiera del vescovo Antonino Raspanti, in apertura del Solenne Pontificale, ieri pomeriggio, in occasione della festa della Traslazione delle Reliquie di Santa Venera.

Alla celebrazione, alla presenza del Venerabile Capitolo della Basilica Cattedrale e dei parroci di Acireale e Randazzo, hanno partecipato le autorità civili e militari, la Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera, il Circolo Santa Venera ed i portatori degli antichi Cerei artigiani. Le autorità della città di Randazzo hanno offerto l’olio per la lampada votiva che arde tutto l’anno nella Cappella della Santa Patrona. La liturgia è stata accompagnata dalla Cappella musicale della Reale Cappella di Santa Venera. “I santi” – ha ricordato Mons. Raspanti – “non sono eroi mondani, ma testimoni di carità e amore cristiano, vicini ai più deboli e sofferenti. Santa Venera” – ha detto – “rappresenta per tutti un invito alla conversione, a rinunciare a egoismi, divisioni e guerre, per diventare portatori di speranza e testimoni di una fede autentica”.

(il discorso del sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo)

In piazza Duomo, il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ha tenuto un momento commemorativo dell’evento bellico del 14 novembre 1941, anche attraverso la visione di un video, e ha espresso un appello alla comunità di Acireale affinché rifletta e resti unita dopo l’alluvione del 13 novembre, che ha provocato gravi danni, pur senza vittime. 

La festa si è conclusa con la preghiera di affidamento a Santa Venera di don Mario Fresta, cappellano della Reale Cappella e parroco della Cattedrale.

(fotocopertina: un momento del Solenne Pontificale)

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