In riferimento al trasferimento del reparto di Oncologia presso i locali del P.O. “Giovanni Paolo II”, l’Asp 7 precisa che si tratta di un intervento “auspicato da anni”. “L’attuale Direzione strategica” – si legge nella nota – “ha deciso di darvi corso con l’obiettivo di tutelare la salute dei pazienti oncologici, garantendo una maggiore celerità ed efficienza nella diagnosi e nella cura”.
Si tratta di un percorso che ha richiesto alcuni passaggi propedeutici, partendo dall’istituzione di una commissione tecnica, composta dal Direttore sanitario aziendale, dal Direttore sanitario di presidio, dai Direttori delle Unità operative coinvolte (Oncologia, Chirurgia, Urologia). In data 21 novembre, il tavolo ha formulato una proposta che rispettasse i requisiti clinici, igienico-sanitari e organizzativi: essa prevede il trasferimento di 7 posti letto di degenza di Oncologia al P.O. “Giovanni Paolo II”, dove i pazienti potranno disporre di servizi non disponibili nell’attuale ubicazione all’OMPA: dal Pronto Soccorso alla Cardiologia, passando per l’Anestesia, la Radiologia, il Laboratorio Analisi, la Medicina Nucleare e l’Unità Farmaci Antiblastici (potenziata di recente).
La nuova sede permetterà di ridurre, ad esempio, i tempi di esecuzione degli esami (TAC, Risonanze magnetiche, Ecografie, Esami di laboratorio), ed eviterà la commistione fra pazienti oncologici e urologici. I posti letto dei due reparti, infatti, sono “esclusivamente dedicati”.
Allo stesso tempo, è stato, già, avviato il potenziamento del DH Oncologico, un percorso totalmente distinto e indipendente rispetto al ricovero ordinario, che passerà da 12 a 16 posti letto, da cui discende la possibilità di trattare almeno un terzo dei pazienti in più rispetto agli attuali.
(foto: il P.O. “Giovanni Paolo II”)
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