Con il mese di gennaio è scattato l’obbligo dei CIN Codice Identificativo Nazionale, per tutte le strutture turistico-ricettive alberghiere ed extra alberghiere, che operano nel territorio italiano.
Si tratta di uno strumento introdotto con la Legge45/2023, allo scopo di mettere ordine nel settore, assicurare la concorrenza e la trasparenza del mercato, oltre che contrastare il fenomeno dell’abusivismo.
Lo ricordano il capo del VI settore -Turismo, Sviluppo Economico, Agricoltura e Protezione civile del Libero consorzio comunale di Siracusa, Caterina Sarcià ed il responsabile del servizio, Emanuele Miceli.
Il Cin deve essere richiesto sul portale internet del ministero del turismo dedicato, all’indirizzo https://bdsr.ministeroturismo.gov.it/.
“La Regione Sicilia” – spiegano dal Libero consorzio comunale,“- con 35.418 CIN rilasciati, è al sesto posto in tutta Italia, dopo Toscana, Veneto, Lombardia, Lazio e Puglia”.
Chiuso il periodo del cosiddetto “rodaggio”, scatta, quindi, l’obbligo e scattano anche le sanzioni amministrative nei confronti degli inadempienti. Si rischia di pagare da 800 ad 8 mila euro, in caso di strutture che, al momento dell’ispezione, risulteranno sprovviste del CIN.
Nei casi in cui, invece, il Codice Identificativo Nazionale, pur essendo stato richiesto, non sia stato esposto all’esterno della struttura, così come dispone la legge, la sanzione va da un minimo di 500 ad un massimo di 5 mila euro.
Non c’è, comunque, nessuna intenzione di fare terrorismo perché, come ha assicurato la stessa ministra del Turismo, Daniela Santanchè, nei primi mesi, ministero e Regioni lavoreranno in sinergia per effettuare modifiche o correzioni.
Sanzioni da 500 a 5 mila euro saranno elevate anche ai portali internet specializzati, che pubblicano annunci senza l’indicazione del CIN per ciascuna struttura.
Ricordiamo, infine, che per ottenere il CIN bisogna prima richiedere il CIR Codice Identificativo Regionale, registrando la struttura ricettiva sul portale dell’osservatorio turistico Regione Sicilia.
(foto: la dott.ssa C. Sarcià con il dott. E. Miceli)
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