Ragusa. Tumore dell’endometrio, all’ospedale “Giovanni Paolo II” tecniche innovative

L’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa si conferma centro di eccellenza per la diagnosi e la cura del tumore dell’endometrio, grazie a un approccio integrato che combina le più avanzate tecniche chirurgiche mini-invasive con l’analisi molecolare dei campioni asportati. Questo consente una gestione personalizzata della malattia, in linea con le più recenti linee guida internazionali.

A Ragusa, dal 2022 al 2024, sono stati effettuati 120 interventi. “L’approccio chirurgico, nel 90% dei casi con tecnica laparoscopica, resta il punto di partenza” – spiega il prof. Giuseppe Scibilia, direttore della U.O.C. di Ginecologia e Ostetricia e docente all’Università Kore di Enna – “durante l’intervento, che prevede come primo tempo chirurgico l’asportazione dei linfonodi sentinella individuati con tracciante verde indocianina, vengono asportati l’utero e gli annessi (tube ed ovaie). Il materiale prelevato viene successivamente analizzato dall’Anatomia Patologica per una caratterizzazione istologica e molecolare completa.

Per l’individuazione delle strategie terapeutiche più appropriate, siano esse chirurgiche, chemioterapiche o radioterapiche, è fondamentale la collaborazione con le Unità di Oncologia e Radioterapia. L’implementazione di protocolli avanzati in Anestesia e Rianimazione, infine, ha migliorato la gestione del decorso post-operatorio delle comorbidità, frequenti in questa tipologia di pazienti”.

Sul fronte della formazione e della ricerca, il reparto di Ginecologia e Ostetricia del “Giovanni Paolo II”, fa parte della rete formativa della Scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia di nuova assegnazione all’Università “Kore” da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca. Ciò è stato possibile grazie al ruolo di docente svolto dal prof. Scibilia e alla “clinicizzazione” della U.O.C., ma anche per i volumi di attività ambulatoriale, chirurgica e ostetrica raggiunti.

“Il gruppo oncologico multidisciplinare” – aggiunge il prof. Scibilia – “ogni lunedì si riunisce per discutere tra esperti del settore alla presenza dei nuovi medici in formazione, condividendo i casi oncologici in particolare con il dipartimento materno-infantile dell’ospedale Cannizzaro di Catania, centro di riferimento regionale di Oncologia ginecologica, diretto dal prof. Paolo Scollo. Questo” – conclude – “rappresenta un modello virtuoso per l’individuazione di percorsi di cura sempre più personalizzati ed efficaci”.

“Siamo fieri del percorso intrapreso e, come Direzione strategica, faremo il possibile per sostenerlo”. Così il manager dell’Asp 7 di Ragusa, Giuseppe Drago.

(foto: il prof. G. Scibilia)

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