
La vicenda degli ex precari delle Pubbliche Amministrazioni siciliane che, dopo 35 anni di servizio sono prossimi all’età pensionabile, ma rischiano di ritrovarsi a percepire una pensione sotto i 600 euro mensili, approda in Commissione europea.
A sollevare il caso è stato l’on. Giuseppe Antoci con una interrogazione, nella quale si chiede se l’UE sia a conoscenza di questa allarmante situazione e quali strumenti possano essere attivati per garantire un trattamento previdenziale equo ai lavoratori penalizzati dalla precarietà.
“Una vera e propria ingiustizia sociale” – scrive l’europarlamentare – “migliaia di ex dipendenti pubblici, dopo una vita di lavoro” – sottolinea – “ricevono una pensione drammaticamente bassa a causa di un sistema che ha precarizzato il lavoro pubblico. L’Europa “ – aggiunge Antoci – “non può rimanere indifferente , si deve valutare l’impatto sociale di queste condizioni e individuare” – chiosa – “soluzioni per la tutela della dignità dei lavoratori e dei pensionati”.
Sulla vicenda esistono, già due disegni di legge presentati al parlamento nazionale ed il comitato regionale Inps ha parlato di trattamenti previdenziali “ai limiti della sopravvivenza”.
(foto: l’on. G. Antoci)
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