Siracusa. Sosta selvaggia dappertutto, Vigili Urbani e multe … solo vicino all’ospedale!

Tra le tante foto che ci arrivano giornalmente alla linea WhatsApp, abbiamo voluto selezionare questa, perché ci permette di focalizzare l’attenzione su due criticità, più evidenti nelle periferie della città: i maleducati che parcheggiano in doppia fila e la poca presenza di Vigili Urbani su quelle porzioni di territorio urbano.

A dire il vero, la foto, che si riferisce al viale Tunisi, è un po’ “bugiarda”, nel senso che la situazione reale, in quella strada, soprattutto nelle ore di punta, a partire alle 7.30 del mattino, è assai più critica di quanto documenti la foto del nostro lettore.

Tra chi parcheggia in doppia o tripla fila ( da un lato e dall’altro ) per il pane o la merendina del bambino, per le sigarette, per il cappuccino, per la pittura, per la ricotta, per il pesce … e così via, di spazio per il passaggio delle auto, da ambo le corsie, ne rimane davvero poco.

Possibile che non si riesca a piazzare in viale Tunisi una bella pattuglia della Municipale, col taccuino in mano, per porre fine a questa anarchia e ristabilire un po’ di educazione stradale?!

Stesso discorso dicasi per via Tisia.

Abbiamo ristretto le corsie, l’abbiamo abbellita e riqualificata con marciapiedi grandi, rotatorie e aiuole spartitraffico (cosa che, probabilmente andava bene per la Siracusa di 40 anni fa e non per la città caotica di oggi!), cerchiamo, però, di fare in modo che quel paio di metri destinati al passaggio veicolare non vengano ulteriormente ristretti dalle auto parcheggiate in doppia fila. Anche in via Tisia una bella pattuglia di Vigili Urbani in pianta stabile sarebbe di grande utilità.

E che dire di via Torino? Forse al Comando della Polizia Municipale non lo sanno, ma a partire dall’intersezione con via Pescara, nonostante il divieto di sosta, si parcheggia sistematicamente su un lato della strada (praticamente ostruendo la corsia), costringendo gli automobilisti a zig-zagare nella corsia opposta, per guadagnare il “diritto di transito”, in una sorta di duello che quanti giungono dall’altro senso di marcia. Anche lì, la presenza della divisa sarebbe come il cacio sui maccheroni.

Ma forse è più facile piazzare le multe nella zona dell’ospedale, sanzionando rigorosamente, l’anziano che arriva dalla zona montana per accompagnare con urgenza la moglie al pronto soccorso e, dovendo immediatamente e categoricamente liberare lo spazio all’ingresso, deve andare a posteggiare.

Poi (complici le corsie ciclabili che hanno sottratto spazio ai parcheggi) finisce che, tra la premura di tornare dalla moglie “scaricata” come un pacco postale al pronto soccorso, e lo stato d’animo fortemente turbato dalle preoccupazioni per la sua salute, il poveraccio finisce per parcheggiare nel posto sbagliato e… si ritrova un bel verbale sul tergicristallo se non, addirittura, con l’auto rimossa dal carro attrezzi.

Le infrazioni al codice stradale vanno sanzionate, su questo non ci piove, però, visto che si vuol usare il pugno duro con gli indisciplinati, lo si faccia, almeno a 360 gradi.

In corso Gelone come in viale Tunisi, via Tisia, via Torino e in ogni altra strada della città, dove il divieto di sosta viene letteralmente e costantemente calpestato, facendo in modo di evitare il “due pesi e due misure” o, come si dice in Norvegia, “unni viri … e unni sviri!”

(foto: sosta selvaggia in viale Tunisi)

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