File estenuanti alla farmacia dell’ospedale “Santa Marta e Santa Venera” di Acireale, presidio che serve un bacino di utenza piuttosto importante, visto che si parola di 100 mila pazienti, ed i cui giorni di apertura dovrebbero, pertanto, essere incrementate.
Ed è quello che chiede Gianluca Cannavò, già consigliere provinciale, rivolge alle istituzioni politiche e sanitarie. Allo stato attuale, la farmacia, che serve sia pazienti ricoverati in ospedale che esterni, è aperta di mattina, martedì, mercoledì e giovedì. Il lunedì pomeriggio invece, solo per 20 pazienti alla volta. “Molte persone” – scrive Cannavò – “sono costrette a prendere ogni mese una giornata di permesso dal lavoro per recarsi in farmacia. Per motivi personali – prosegue – “sono stato testimone diretto delle estenuanti file che si è costretti a fare per ritirare i farmaci ospedalieri”.
Cannavò rivolge un accorato appello al manager dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, ed al direttore sanitario, Giuseppe Angelo Reina, “entrambi uomini di spessore e dalla grande sensibilità”, al sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ed a tutta la deputazione locale.
Cannavò fa sapere che chiederà un incontro con i vertici dell’Asp, “chiedere di rafforzare questo importante servizio per la collettività, incrementando in particolar modo i giorni di apertura pomeridiana, per dare risposte più tempestive”.
(foto: l’ospedale di Acireale. A destra, G. Cannavò)
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