
Quasi tutti i 33 punti vendita Sma passeranno ad alcune società legate al gruppo Arena e a insegna Decò. Lo prevede l’accordo siglato con Uiltucs Uil, Filcams Cgil e Fisascat Cisl, che salvaguarda tutti gli 800 dipendenti Sma alle medesime condizioni contrattuali e retributive. “Con questo accordo” – commenta Marianna Flauto, segretario generale regionale della Uiltucs – “si sancisce l’uscita definita di Sma dalla Sicilia, situazione che aveva creato molti timori tra i mille dipendenti di cui 180 sono andati in mobilità, perché molti di loro erano alle dipendenze di questa azienda da più di 30 anni”.
L’accordo prevede l’applicazione del contratto collettivo Confcommercio, la ridefinizione dei part-time su base volontaria, l’azzeramento delle indennità di straordinario pagate a forfettario e la retribuzione delle ore di straordinario effettivamente lavorate. In caso di chiusura punti vendita il personale sarà mantenuto in alti punti vendita limitrofi. Ai lavoratori spetteranno solo 32 ore e non più 104 di permessi retribuiti annuali, “un piccolo sacrificio” – conclude Marianna Flauto – “a fronte delle garanzie conquistate e della salvaguardia di tutti i posti di lavoro alle medesime condizioni contrattuali e retributive”. Complessivamente sono 33 i punti vendita interessati, 6 a Messina, 6 a Palermo, uno a Bagheria, 11 a Catania, 2 a Mascalucia, uno a Priolo, uno a Lentini, uno ad Acireale, uno Riposto, uno a S. Agata di Militello e due a Siracusa.
(foto: il segretario generale Uiltucs Sicilia, M. Flauto. Riquadro una manifestazione-repertorio internet)