Strada sporca? La ripuliscono tre ragazzi! Da Cassaro ancora un esempio di vera comunità

Un nuovo esempio di come, mettendo da parte apatia ed individualismi, si riesca a fare vera comunità arriva da Cassaro, ridente borgo alle porte di Pantalica che della condivisione, dell’unità e della collaborazione tra i cittadini ha fatto la propria bandiera. Sulla scia delle cene comunitarie nei cortili all’aperto sotto le stelle, della scorsa estate, in paese si sta diffondendo sempre di più, infatti, un nuovo modo di intendere il bene comune, ispirato ai principi di rispetto reciproco e impegno collettivo. C’era un piccolo spazio, accanto alla chiesa di Sant’Antonio che era, ormai, diventato inguardabile per via del degrado in cui era sprofondato, con sporcizia ed erbacce che offendevano il  paesaggio circostante e, in primo luogo, l’immagine dell’adiacente luogo di culto. Una nuova cultura ispirata al rispetto del bene comune, come dicevamo e, infatti, tre giovani cassaresi, Leandro Fazzina, Seby Quattropani e Davide Musumeci (giusto per dare a Cesare quel ch’è di Cesare!), senza pensarci due volte, si sono rimboccati le maniche e, attrezzati con guanti, rastrelli, scope, sacchi e quant’altro, hanno dato una bella ripulita a quell’area che, adesso, ha riguadagnato quel decoro e quella dignità che merita. Una bella pagina quella scritta da questi tre ragazzi, che conferma quanto quel piccolo centro montano di poco più di 700 anime, sia grande nell’animo di ciascun abitante, molto di più di una grande città. Cassaro non è nuovo a questo genere di iniziative, basta ricordare il Presepe Vivente e I Tre Re sulla via dell’Olio a Natale o ai Riti della Settimana Santa a Pasqua, dove tutti i cittadini, dal più giovane al più vecchio, si mettono al servizio della comunità, collaborando tutti insieme con impegno e senza secondi fini. “I nostri ragazzi” – commenta con un pizzico di orgoglio l’assessore Angelo Salamone – “stanno prendendo coscienza che, invece di essere spettatori passivi ed aspettare che altri provvedano, è più positivo adoperarsi in prima persona per rendere più bello ed accogliente il paese in cui vivono”. Sono le piccole cose che fanno le grandi cose, insomma, e “quello che hanno fatto spontaneamente questi tre ragazzi” – sottolinea concludendo l’assessore Angelo Salamone – “è un esempio che deve valere per tutti”.

(foto: i tre ragazzi impegnati nella pulizia dell’area. A destra la chiesa di Sant’Antonio)