I sindaci potranno intervenire, tramite controlli, sulla proliferazione delle sale da gioco nel loro comune disponendo, qualora necessario, regolamenti e prescrizioni restrittive. E’ una delle norme introdotte dalla Legge per il contrasto al gioco d’azzardo, che ha ricevuto il via libera a Sala d’Ercole.
Il provvedimento legislativo nasce dall’accorpamento di tre disegni di legge, depositati rispettivamente da Margherita La Rocca Ruvolo (Udc), Giancarlo Cancelleri (M5S) e Antonio Catalfamo (FdI), varati lo scorso anno in Commissione Salute.

Nei comuni con popolazione inferiore a 50 mila abitanti, non potrà essere autorizzata l’apertura di centri scommesse e spazi per il gioco, ad una distanza inferiore a 300 metri da cosiddetti “luoghi sensibili”, cioè scuole, parrocchie, caserme, strutture sanitarie e centri di aggregazione per giovani e anziani.
Nei comuni in cui il numero degli abitanti è superiore a 50 mila, la distanza minima dai “luoghi sensibili” deve essere 500 metri.
Il fenomeno sarà monitorato da un Osservatorio Regionale sul Disturbo da gioco d’azzardo, che collaborerà con i competenti organi dello Stato e con le Forze dell’Ordine.

Alle Aziende Sanitarie Provinciali spetta, invece, il compito di sensibilizzare, informare ed educare la popolazione, mediante l’attivazione di servizi di primo ascolto, assistenza e consulenza, indirizzati in particolare agli studenti.
Ai gestori dei locali che sceglieranno di non installare apparecchiature per il gioco d’azzardo, sarà rilasciato, a cura del Comune di competenza, per conto della Regione, il marchio “Slot?No grazie!”.
Soddisfatta per l’approvazione della nuova Legge, l’on. Margherita La Rocca Ruvolo.
“Si è concluso” – commenta – “un iter legislativo avviato in commissione Salute dove abbiamo audito tutte le parti interessate, dalle organizzazioni di categoria alle associazioni di volontariato che sul territorio” – conclude – “si occupano di prevenzione”.
(foto: l’on. M. La Rocca Ruvolo)
