Imprese anti covid beffate, spariti i 20 milioni dell’Irfis per i contributi a fondo perduto

Due anni fa, quando il covid faceva veramente paura e mieteva migliaia di vittime al giorno, fu detto, anzi fu messo nero su bianco con una apposita Legge Regionale, che le aziende che avrebbero convertito l’attività nella produzione di dispositivi di protezione e sicurezza anti covid, avrebbero ricevuto contributi a fondo perduto.

Ciò, nelle intenzioni del governo regionale, doveva servire a scongiurare la chiusura delle imprese e il licenziamento dei lavoratori ma, a conti fatti, si è trattato di un flop considerato che, come denuncia il Polo Meccatronica Valley di Termini Imerese, le imprese non hanno ricevuto nemmeno un euro di quegli aiuti finanziari.

Gran parte delle istanze presentate all’Irfis sono state, infatti, bocciate, “perché il contributo della Regione” – sostiene Antonello Mineo – “non era cumulabile con altre misure come il credito d’imposta, al quale intanto avevano fatto accesso le aziende dopo avere atteso due anni decreto e bando”.

In realtà, la Ragioneria Generale dello Stato si era espressa in maniera opposta, chiarendo che la cumulabilità era, invece, consentita; inoltre, quelle poche imprese le cui istanze sono state accettate, sono ancora in attesa di ricevere i contributi.

“Pare che i fondi stanziati siano spariti” – si legge nel documento – “e l’Irfis aspetti che il governo riassegni le risorse”.

20 milioni di euro, insomma, di cui non si hanno più notizie e sui quali Meccatronica chiede risposte chiare e certe.

(foto: il presidente del Polo Meccatronica Valley, A. Mineo)

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