Una storia che si proietta nell’oggi della Chiesa. Così, con sentimenti di gioia e di speranza, mons. Giuseppe La Placa ha aperto, ieri sera, in Cattedrale, il Giubileo indetto in occasione del 75.mo anniversario di fondazione della Diocesi di Ragusa.
“Continuiamo a scrivere, con l’aiuto del Signore e con sapienza, fantasia e fedeltà” – ha detto – “pagine di Vangelo nella storia gloriosa e santa della nostra amata Diocesi di Ragusa”.
Speranza e gioia, ma anche gratitudine, santità, conversione sono le parole chiave dell’omelia del solenne pontificale, nella quale mons. La Placa ha spiegato il senso della volontà di celebrare con un Anno Santo questo particolare momento proiettando verso nuovi orizzonti la missione di una Chiesa che, rimanendo fedele alla sua storia, vuole annunciare il Vangelo alle donne e agli uomini di oggi.
“Il Giubileo” – ha sottolineato – “è per tutti un tempo di rinascita spirituale e di recupero della propria identità e della propria missione, nella rinnovata fedeltà a Dio.
Un Giubileo che, per chiesa ragusana “vuole essere un’occasione speciale di rendimento di grazie per i doni ricevuti, ma anche di rinnovata consapevolezza di essere Popolo santo, chiamato a recare la speranza del Vangelo a questo territorio, così ricco di storia, tradizione, bellezza e fede, e ad annunciare con entusiasmo sempre nuovo Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo.
Una esortazione a non arrendersi, ma a proseguire nella ricerca della strada che il Signore ci indica, “per essere in sintonia con la sua volontà, così da poter annunciare il Vangelo con rinnovata gioia e limpida freschezza, dovunque e a tutti”.
Bisogna, insomma, riportare Cristo al centro della nostra vita, dei nostri pensieri, dei nostri desideri, ma anche del nostro comunitario cammino di fede. “È necessario, però, che questo tempo di grazia” – ha concluso mons. La Placa – “diventi per tutti noi un tempo di profondo rinnovamento”.
(foto: un momento del solenne pontificale)
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