Quando domenica scorsa vincemmo contro il Casarano io dissi, tra l’altro, senza mezzi termini:” Vittoria “ strameritata”. “Attenzione, però a non “sopravvalutarla” e considerarla come la risoluzione di tutti i nostri mali!!!!!!! perché certi vizietti si sono visti e ripetuti. Non montiamoci la testa e rimaniamo con i piedi ben saldi a terra perché, purtroppo, la classifica ci dice che siamo ancora ultimi. La sconfitta di Giugliano, purtroppo, mi ha dato ragione.
Se dobbiamo perdere, perdiamo con dignità e onore, perché con questo andazzo di sconfitte si va dritti, dritti in serie D. Non si può perdere una partita nella maniera che tutti abbiamo visto contro un Giugliano, peraltro, considerato un avversario di pari “rango” o, addirittura,qualcuno sosteneva di rango inferiore a noi, facendolo diventare un gigante per aver giocato un primo tempo disastroso Anche su questa partita possiamo tranquillamente riprendere il racconto delle gare precedenti che abbiamo perso, perché lo spartito seguito è sempre lo stesso: nel primo tempo la nostra squadra non ha costruito nulla ed ha solamente sofferto il pressing dei nostri avversari, solo a metà del secondo tempo la nostra squadra ha mostrato una certa reazione, pressando a centrocampo ma, direi, in maniera scomposta, senza razionalità alcuna.

Il Giugliano ha avuto l’intelligenza tattica di rimanere rintanato nella zona sua di metà campo accettando la superiorità del possesso palla degli azzurri e cercando con le poche armi a sua disposizione, di far paura con qualche ripartenza; quello che noi non non riusciamo a fare. Il nostro goal è stato solo frutto di una azione individuale di Gudelevicius e nient’altro. Non si può perdere una partita del genere! Sono d’accordo con chi vede tutto nero: hai fatto troppo poco per vincere. Gli azzurri hanno subìto troppo, nel primo tempo, il pressing del Giugliano e il nostro centrocampo non ha costruito una sola azione degna di rilievo, l’attacco non è esistito neanche nella mente del Signore; si sono riviste le dolenti note.
Una sconfitta che non ammette discussione e che non ammette giustificazioni alcune. Specie al primo tempo, gli azzurri non hanno prodotto padronanza di gioco, non un’azione di rilievo, non dico un gol, ma nemmeno una occasione limpida su cui recriminare e appigliarsi. Il Giugliano, invece, ha avuto la possibilità di raddoppiare e di chiudere il primo tempo con due goals. Troppo poco ha fatto, specie nel primo tempo, la nostra squadra per vincere, che è l’unico antidoto per recuperare punti, in un campionato molto equilibrato, in basso ovviamente, dove tutti si spartiscono la posta e nessuno fa balzi in avanti: gli avversari li recuperi solo se fai filotto di vittorie e purtroppo la nostra squadra manca di materia prima per poterlo fare. Così non va.
La situazione attuale è analoga a quella che si avverò quando vincemmo in casa contro il Potenza dove tutti ci eravamo illusi di chissà cosa ed , invece, arrivarono, puntualmente, sonore batoste con le sconfitte di Cosenza, Catania e Sorrento; adesso dopo la vittoria di Casarano è arrivata la sconfitta contro il Giugliano. Una follia. Una partita che si doveva assolutamente vincere o anche, al limite, pareggiare contro una diretta concorrente alla salvezza e che, invece, abbiamo malamente perso. Forse la vittoria contro il Casarano ci ha montato la testa, forse eravamo convinti di vincere ritenendo il Giugliano inferiore a noi, fatto sta che siamo usciti dallo stadio De Cristoforo cornuti e gabbati. Non si può continuare a vincere una partita isolata e perderne subito dopo un’altra, bisogna dare continuità ai risultati positivi altrimenti una singola vittoria è vanificata dal nulla!
Bisogna mettersi in testa che la nostra squadra fino al novantesimo dell’ultima partita di campionato non può concedersi neanche un minuto di rilassamento perché non ne abbiamo le capacità e le qualità tecniche. Non è questo l’andazzo giusto se si vuole ottenere la matematica salvezza o rimanere nella griglia dei play out.
Gli altri risultati sin qui maturati dalle altre nostre contendenti alla salvezza ci vede ancorati ultimi in classifica, con l’aggravante che è aumentato il distacco nei confronti delle penultime in classifica che, ora, sono il Foggia e il Picerno.
Questa ennesima sconfitta, purtroppo, rende sempre più difficile la ricucitura dello strappo esistente tra la tifoseria organizza, mi riferisco alla Curva Anna e la società del Siracusa calcio. A tal riguardo, Il mio auspicio è che domenica prossima, in occasione della partita interna che giocheremo contro il Latina, la contestazione avvenga solo fuori dello stadio e si mantenga nei binari della correttezza e civiltà. Alla fin, fine. parliamo di una partita di calcio.!!!!!!
Fermo restando che questa sconfitta brucia…e come se brucia. (Giuseppe Scandurra)
(foto: archivio siracusa2000)
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