
Sarà la Procura della Repubblica a fare chiarezza sulla vicenda degli alberi capitozzati nel parco dell’ospedale “Rizza” di viale Epipoli. I fatti risalgono al mese di novembre e riguardano un centinaio esemplari, in gran parte Ficus Nitida, danneggiati in maniera irreversibile, e quindici pini giganti che, invece, sono stati abbattuti.

Secondo la tesi di Natura Sicula, che ha denunciato l’episodio, quei lavori sarebbero stati eseguiti senza espressa autorizzazione della Soprintendenza di Siracusa. “Un’autorizzazione che l’ASP” – spiega Fabio Morreale – “avrebbe dovuto obbligatoriamente ottenere in via preventiva, trattandosi di un intervento compiuto all’interno di un’area d’interesse storico e artistico (dunque di un ‘bene culturale’ ai sensi dell’art. 10 comma 1 del d.lgs. 42/2004) e per di più” – prosegue il presidente di Natura Sicula – “a danno di essenze arboree da considerarsi ‘alberi monumentali’, proprio perché inseriti in un complesso architettonico del 1933 d’importanza storica e culturale, nonché in virtù del loro pregio paesaggistico e naturalistico (art. 7 della L. 10/2013)”.
Secondo Natura Sicula, inoltre, la perizia tecnica sarebbe stata eseguita da un agronomo della stessa ditta che ha eseguito i lavori e questo, configurerebbe un evidente conflitto d’interesse, giacchè il perito è retribuito “dalla stessa società che mira a eseguire i lavori col minor sforzo e in tempi rapidi, per ottenere il massimo profitto”.
Discutibile per Fabio Morreale anche il modo in cui sono stati capitozzati gli alberi che, adesso, saranno più fragili ed esposti a scottature solari e ai funghi cariogeni. “La capitozzatura” – chiarisce nella nota – “è una pratica dannosa, una scorciatoia per sbrigarsi prima e guadagnare di più,un modo semplice ed economico di potare. Chi ha un minimo di coscienza ecologica” – conclude Fabio Morreale – “sa che gli alberi andrebbero potati poco e spesso, piuttosto che troppo e di rado”.
(fotocopertina: gli alberi capitozzati nel parco dell’ospedale “Rizza”)