
Il caso della IGM che avanza un risarcimento di 10 milioni di euro dal Comune di Siracusa dimostra, ancora una volta, non solo l’incapacità degli amministratori locali che si sono succeduti negli anni, ma soprattutto il fallimento delle privatizzazioni e delle esternalizzazioni dei servizi che i Comuni hanno affidato pressoché totalmente a ditte esterne.
La IGM, infatti, si era occupata del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, raccolta differenziata, disinfestazione ecc., attività che storicamente erano effettuate direttamente dai dipendenti comunali, ma che dopo la sbornia privatistica (del centrosinistra e del centrodestra) e il taglio del personale degli enti pubblici sono state tutte esternalizzate.
Ora, i nodi arrivano al pettine. Nella selva di norme degli appalti e dei capitolati, il Comune non si era accorto che i conti non tornavano e pertanto dovrà, entro 60 giorni, sborsare 10 milioni di euro.

Soldi che, per una scelta ideologica, locale e nazionale, dovranno essere i cittadini a tirar fuori. Se guardiamo, infatti, complessivamente all’aumento delle tariffe pagate dai cittadini, al numero e alla qualità dei servizi, le privatizzazioni e le esternalizzazioni, si sono rivelate un bluff se non un completo fallimento per i cittadini e per i lavoratori e, viceversa, un affare senza eguali per i privati (pochi grandi imprenditori) che hanno accumulato enormi profitti.
Il paradosso delle esternalizzazioni, infatti, è che i soldi che si risparmiano con gli appalti al miglior offerente (quasi sempre sulle spalle dei lavoratori) si spendono, raddoppiati, nelle spese amministrative e in quelle legali. Poi, capita, come a Siracusa, che i processi si perdono e il rischio è il fallimento dell’intero Comune.
Per noi di Rifondazione Comunista, la strada da percorrere sarebbe tutt’altra, ossia quella di una generale ripubblicizzazione dei servizi, a partire da un asset strategico come quello della gestione dei rifiuti. In diversi comuni del Nord e del Sud Italia, governati dalla destra o dalla sinistra, hanno già da tempo ripreso in mano la gestione dei rifiuti tramite società in house interamente pubbliche, con ottimi risultati.
All’ideologia del mercato va contrapposto il buon senso: i servizi pubblici e di interesse collettivo vanno gestiti direttamente da soggetti di natura pubblica, con l’obiettivo dell’interesse generale e non del profitto. Invertire la rotta si può!
(Alessandra Cappello – segretaria provinciale Rifondazione Comunista, Francesco Pasqua – segretario provinciale Rifondazione Comunista)
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