Catania. Nasce il comitato dei precari covid 19 Sicilia, uniti per puntare alla stabilizzazione

Sono più di duemila, tra assistenti tecnici informatici, assistenti amministrativi e collaboratori amministrativi, ingegneri, psicologi e psichiatri, assistenti sociali ed educatori, gli assunti dalla Regione Siciliana  in questi due anni di emergenza covid, a Catania,  a seguito di vari bandi di selezione pubblicati.

Professionisti,  età media 30 anni, che, con grande impegno, hanno dato il loro contributo al sistema sanitario regionale, nella lotta contro il virus e nella campagna di vaccinazione.

Una esperienza professionale ed una opportunità occupazionale che i lavoratori non intendono disperdere, tanto che si sono costituiti in comitato, con lo scopo di “promuovere ogni iniziativa volta alla tutela dei lavoratori siciliani ed alla valorizzazione degli stessi nell’impiego presente e futuro”.

“Nella quasi totalità dei casi” – scrivono  Roberto Alacqua e Giuseppe Virgillito, rispettivamente presidente e portavoce del comitato – “i colleghi si sono rivelati necessari per il potenziamento degli uffici delle aziende sanitarie e ospedaliere in cui stanno continuando a prestare servizio”.

Un primo debole segnale, comunque, è arrivato perché una norma nazionale ed un atto di indirizzo dell’assessore regionale alla Salute, hanno indicato la possibilità di prorogare i contratti scaduti il 31 marzo, fino al 31 dicembre 2022.  

La proroga non è, però, l’obiettivo a cui mirano i precari covid che, piuttosto, chiedono il riconoscimento della loro qualità nei concorsi pubblici del settore Sanità.

 “Perchè, ad esempio” – domandano Virgillito e Alacqua – “a Trapani il ruolo dei precari Covid-19 viene considerato nei concorsi con una premialità aggiuntiva considerevole e a Catania no?”.

Da questo interrogativo scaturisce la volontà di coordinare a livello regionale tutti i precari covid, in modo da avviare una trattativa univoca con la Regione e con le altre istituzioni, “con l’augurio che già da questa Legge di stabilità regionale” – concludono Alacqua e Virgillito – “possa esserci un segnale in favore della nostra categoria”.

(foto: la sede dell’Asp di Catania)

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