Trasporto aereo, a Palermo traffico passeggeri – 76% a marzo. Accordo Cigs per i lavoratori

Il drastico taglio dei voli effettuato dalle compagnie aeree, a causa dell’emergenza Coronavirus, ha segnato, nella terza settimana di marzo, il calo dei passeggeri del 98% (in media 250 passeggeri al giorno) e del 94% sui movimenti rispetto allo stesso periodo del 2019. Sono cifre preoccupanti per l’aeroporto “Falcone-Borsellino” di Palermo che, a seguito delle prescrizioni del DPCM, allo stato attuale  opera con soli due voli giornalieri da e per Roma Fiumicino e uno da e per Lampedusa. Già all’inizio del mese di marzo, la Gesap, la società di gestione dell’aeroporto , ha messo in campo un piano straordinario per ridurre i costi di gestione e tentare di mitigare in parte i danni economici causati dal crollo del traffico aereo. Obiettivo è salvaguardia dei livelli occupazionali, razionalizzazione dell’efficienza energetica, rimodulazione delle operazione nel terminal, a partire dalla concentrazione e dall’accorpamento dei banchi check-in e dei gate partenze e arrivi, smaltimento delle ferie residue dei dipendenti, blocco delle prestazioni straordinarie e lavoro a distanza (smart working). E’ di ieri la firma dell’accordo con i sindacati di categoria per il collocamento in Cassa integrazione straordinaria (Cigs) di tutti i dipendenti,, per un periodo di 12 mesi. Saranno mantenuti i servizi minimi, richiesta da Gesap per crisi aziendale dovuta a eventi improvvisi e imprevisti. “In questa situazione surreale” – spiega l’ad  Giovanni Scalia – “la società si è trovata a dover affrontare una crisi improvvisa e inaspettata che, con grande senso di responsabilità di tutti i lavoratori, si sta fronteggiando, garantendo i servizi essenziali e l’operatività stessa dell’aeroporto”. Il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria permetterà di mantenere, al termine della crisi, tutti i posti di lavoro.

(foto: l’aeroporto “Falcone-Borsellino”)